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La Il "Lago di Garda" Takemusu Aikido Dojo è il settore "Aikido" della ASD Judo "Le Sorgive"

La palestra in cui pratichiamo è un Sala attrezzata di 300 mq ( 140 mq come area Tatami per arti marziali, i restanti come area fitness). E' dotata di ampi spogliatoi, docce e servizi igienici.

All'esterno, gli ampi parchi, sono il luogo ideale per l'allenamento all'aria aperta ed in particolare per le sessioni di studio del buki waza.



Il dojo

Dojo è un termine inizialmente usato nel Buddhismo per indicare la parte dei monasteri destinata al raccoglimento e alla meditazione spirituale. In giapponese significa “luogo per la ricerca della via”,esso in realtà deriva dal sanscrito Badhi Manda, che significa “luogo di saggezza, o di salvezza”. In oriente è usato anche per denominare il locale in cui si praticano determinate discipline volendo significare che nel locale deve regnare un’atmosfera attenta e concentrata come si addice ad un luogo di “culto”.

I quattro lati dell'area dell'allenamento hanno nomi e funzioni specifiche :

              
             
Kamiza (Nord - Acqua - Capacità intuitiva)

Il lato riservato agli insegnanti viene chiamato Kamiza o Joza (sede superiore o posto dove siedono i kami) e si individua facilmente in quanto spesso, sul muro corrispondente, è esposta l'immagine del fondatore dell'arte o un saggio calligrafo di contenuto filosofico. In Giappone questa sede è spesso distinta dalla presenza di un'altare shintoista. E’ qui che si siede il Maestro, che è l’unico a dare le spalle allo Shinden (altare).

Shimoza (Sud - Fuoco - Intelletto logico/razionale)

Di fronte alla sede superiore si trova la sede inferiore (Shimoza), esso è il lato dal quale gli allievi accedono al Tatami e si posizionano, mentre il loro sguardo è rivolto a Nord verso la luce del Kamiza. Gli allievi sono allineati da destra (Est), i gradi superiori, a sinistra (Ovest), i gradi inferiori.

Joseki (Est - Legno - Virtù e carità)

Il lato ad Est si chiama Joseki (lato superiore alla sinistra della sede superiore), è il luogo dove siedono i Sempai e i gradi avanzati. Est è anche da dove sorge il sole, a significare che i gradi elevati sono illuminati prima dei gradi inferiori.

Shimoseki (Ovest - Metallo - Rettitudine)

Il lato ad Ovest si chiama Shimoseki (lato inferiore, alla destra della sede superiore)., è il luogo dove siedono i Kohai e i gradi inferiori. Ovest è anche il lato dove tramonta il sole, a significare che i gradi inferiori sono illuminati dopo i gradi superiori.

Una delle caratteristiche che distingue le arti marziali dagli sport di combattimento è soprattutto il fatto che le prime possiedono una ritualità ed una serie di regole (reigi) che costituiscono parte integrante dell'addestramento.

Regole di comportamento da adottare nel dojo :

 
   

   

Entrando o uscendo dal Dojo si saluta inchinandosi in direzione del Kamiza

La lezione inizia e termina con il saluto. E' essenziale arrivare puntuali e in caso di ritardo attendere finché l'insegnante non inviti ad unirvi alla lezione.

Chiedere sempre il permesso del maestro prima di lasciare il tatami

Durante le spiegazioni bisogna rimanere in seiza (lett. posizione tranquilla) e guardare attentamente senza parlare o disturbare gli altri. Dopo la dimostrazione, ci si alza, si saluta un altro allievo e si inizia a praticare.

Non appena viene annunciata la fine di una tecnica, interrompere immediatamente il vostro movimento, salutare il vostro partner, e raggiungere gli altri praticanti seduti ed allineati.

Non parlare ad alta voce sul tatami. Se si deve chiedere spiegazioni al maestro si aspetta il momento opportuno ed assolutamente non bisogna chiamarlo da lontano e soprattutto si deve attendere che sia disponibile.

Quando l'insegnante corregge un altro praticante, si può interrompere l'allenamento per osservare.

Non iniziare una tecnica con un compagno senza aver fatto il saluto.

Se si conosce il movimento che si sta provando mentre chi lavora con voi non lo conosce, si può guidarlo ma senza disturbare gli altri praticanti.

Rispettare i praticanti più anziani e quelli di grado superiore.

Rispettare gli strumenti di lavoro. Il keikogi (tenuta d'allenamento) deve essere pulito ed in buone condizioni, le armi riposte dopo averle utilizzate.

Rispettare se stessi e quindi gli altri: bisogna osservare le norme igieniche e pertanto curare la propria.

E’ proibito salire sul tatami con scarpe o zoori o indossando gioielli, catenine etc.

Mantenere un comportamento e un linguaggio corretto.

   
 

Una riflessione

Anche in occidente la parola "Dojo" ha ormai assunto nel linguaggio comune il significato di "luogo dove si praticano le arti marziali", purtroppo però viene inteso solo come palestra o club, dimenticando il profondo senso di rispetto che dovrebbe evocare.

E' nostra precisa intenzione fare in modo che le parole dojo, rispetto, etichetta, onore, tradizione etc. riassumano il loro profondo significato e quindi chiediamo a chi le ritiene banalità di non accostarsi ai corsi perché farebbe solo perdere tempo a noi e a se stesso.

 

 

 
© LAGO DI GARDA TAKEMUSU AIKIDO DOJO